Che è la seconda parte di Macerie prima.
Sono altre 200 pagine ed è la fine della vicenda, in tempo reale con la vita vera ma ormai è uscito 3 mesi fa. Sta in libreria e in fumetteria ma si ordina ancora qui, qui , qui e qui.
Che è un modo per raccontare come cambiano le vite dei personaggi di questo blog dei fumetti col passare degli anni.
Sono 200 pagine ed è la prima parte di un racconto più lungo, il cui seguito esce 6 mesi dopo. Questo invece esce il 14 novembre. Intanto però si ordina qui, qui , qui e qui.
Che è il nonreportage del viaggio in Rojava, Siria, Iraq e Turchia per incontrare la resistenza curda.
Sono circa 260 pagine (una sessantina già viste su Internazionale, le altre 200 inedite) e esce il 12 aprile. Intanto però si preordina qui, qui , qui e qui.
Che è la seconda raccolta del blog.
Sono 200 pagine di cui 45 inedite che fotografano un po' i miei ultimi due anni di vita e boh. Pure questo sta in libreria e fumetteria sennò si ordina qui.
Che è la raccolta del blog di 216 pagine, con 50 pagine a colori inedite che servono a spiegare i 10 anni prima del blog. Sta in liberia e fumetteria.
Disponibile anche qui e qui.
Che è, appunto, un libro di zombi e di Rebibbia, così per una volta non m'accollano la responsabilità generazionale.
Si ordina qui e qui.
Che nelle librerie esce il 16 ottobre.
E che è un pezzo della storia, più o meno vera, più o meno no, della mia famiglia.
Si ordina qui e su Amazon qui.
Che sono quelli che vendono le magliette colla roba mia.
Sono bravi fanno le serigrafie a mano artigianali una per una e so amici miei e una parte del ricavato va fissa in benefit. Si ordinano qui.
Che è il blog dove vengono pubblicate le tavole mensili che faccio per Wired. Specifico che non ho scelto io il nome e manco la foto senno non ne pigliavo una in cui parevo giovannilindoferretti.
Che lo trovi nelle librerie e nelle fumetterie.
Disponibile anche 
Fantastico il cappello della Newteam, stile Benji Price..!
Lessio
28 Ott 13 at 3:32 am
Di solito ti leggevo lunedì mattina, ma questa notte ero qui al computer, aggiorno Blogger e “Toh, Zerocalcare ha appena postato.”
Quindi eccomi qua.
Quando andavo a scuola poi al “Checazzotiguardi”, avrei dovuto anche dire “Checazzotiridi”
Newton che insegna le leggi della strada devo proprio vederlo XD
Comunque quando sono in treno, libro sempre!
AlmaCattleya
28 Ott 13 at 3:39 am
insonnia a mille… almeno ci fai ridere.
grande calcare.
attento al calgon.
erik_ilrosso
28 Ott 13 at 4:12 am
oh..a parte che sei un cavallo..cmq è morto uno famoso,nonostante fosse lou reed mi sono scompisciato a leggere i commenti della gente su repubblicaitti…grazie per queste perle..mo’ vado a letto che da me sono le 6.15..grande Zero
Gianni Gionni
28 Ott 13 at 4:16 am
Hehe 🙂 lo dice anche l’URL: quello che ti fissa ..mòre! http://www.zerocalcare.it/2013/10/28/quello-che-ti-fissa/#more-785
Aria
28 Ott 13 at 8:04 am
Allora facciamo così. Venerdì allo stand della Bao starò ore a fissarti. E al “Checazzotiguardi” risponderò con una confezione di Plum Cake appena comprata.
Giacomo
28 Ott 13 at 9:38 am
Grazie.
Victor
28 Ott 13 at 9:47 am
Sei e continui ad essere un mito!! Il tuo blog è fantastico e le tue pubblicazioni ancora di più!! Dodici è geniale!! Continua così
Andrea
28 Ott 13 at 9:47 am
bella!!
cek
28 Ott 13 at 10:03 am
Tanta tanta robba. Sei un grande.
Jaime
28 Ott 13 at 10:10 am
A ‘sto punto spero che non fossi tu, l’anima in pena del regionale per Piacenza la cui identità cercavo di discernere (c’è da dire che a volte non riconosco la faccia di mia zia, perciò difficile che riconosca dal vivo uno di cui ho visto solo rappresentazioni a fumetto e una foto sfocata su Google Immagini). Mi scuso comunque con te o il tuo sosia per lo sguardo indiscreto (e confuso, più che altro). In genere, mi associo alla fobia per gli scrutatori da treno. Non c’è libro che tenga, comunque: anche se hai il naso affondato in un tomo da cinquecento pagine con titolo cubitale “NON MI CAGARE IL CAZZO”, gli auricolari da cui fuoriesce musica a tutto volume fra cui il brano “Non mi cagare il cazzo” e la faccia corrucciata contro il finestrino (messaggio subliminale: non mi cagare il cazzo), ci sarà sempre, sempre qualcuno che ti cagherà il cazzo.
Lu
28 Ott 13 at 10:17 am
Il bloccapedali per lubrificare le discussioni lo trovo geniale…
La difficoltà stà nel rimanere serio mentre leggo… sai in ufficio non è carino.
Cmq, io ti propongo come capo supremo della galassia.
Grande Zero!!!
cuttolo
28 Ott 13 at 10:20 am
Stessa scena sul traghetto La Spezia-Olbia. Alla fine era il proprietario del negozio di computer da cui mi servivo.
Gabriele
28 Ott 13 at 10:36 am
Imparate a vivere nel convivio umane senza dire “checazzotiguardi”, si chiama civiltà.
mart
28 Ott 13 at 10:40 am
Se un giorno tutto questo dovesse diventare a pagamento,
sappi che rinuncerò a Warcraft per potermi permettere le tue pagine.
G
28 Ott 13 at 10:44 am
Primo! (Scherzo…)
Gabz
28 Ott 13 at 10:53 am
Anche io mi associo all’urto provato da quelli che ti fissano, da utente abituale di treni ed autobus…
Sei un maestro di vita, poco da fare.
E mannaggia ai tuoi disegni, m’hai fatto innamorare della moretta. 😛
Danjel
28 Ott 13 at 10:55 am
La tecnica Gandhiana del contro-fissare fino alla resa dell’avversario ha salvato numerose vite.
Vengo così anche giustificati i Fondi di Bottiglia del Mahatma.
Annunci Lavoro Lazio
28 Ott 13 at 11:06 am
Grazie per allietare il lunedì!
Anche se leggerti in ufficio potrebbe minare il posto di lavoro, impossibile trattenere le risate 😀
Fede
28 Ott 13 at 11:14 am
“balla bertuccia burlona” 😀
Cristiano
28 Ott 13 at 11:18 am
Grandissimo ZC 😀
odino
28 Ott 13 at 11:22 am
Al “Regalata come una bustina de zucchero” ho riso come un deficiente.
Raffaele
28 Ott 13 at 11:23 am
Newton e la sua Legge di Strada sono appena diventati il mio mito personale! 😀
Loredana Gasparri
28 Ott 13 at 11:26 am
Prima ho riso a crepapelle e poi mi son fermato a riflettere.
La perfetta sintesi di cosa riesci sempre a trasmettere: finchè ci riesci sei e sarai il mio mito!
A Lucca mi smazzerò la probabile coda fotonica per riucire a vederti 😉
Luca - Ash
28 Ott 13 at 11:28 am
<> è il Top
Alessandro
28 Ott 13 at 11:28 am
Io se te becco in giro ti chiedo l’autografo, sappilo. Preparati un “checcazzotiguardi” anche per me
Smod
28 Ott 13 at 11:33 am
Bella Zé, era mejo se facevi come diceva tu madre. Portate ‘n libbro a prossima voRta 🙂
Lorenzo
28 Ott 13 at 11:46 am
ahahhaha zeccadimmerda.
povero cinghio, massima solidarietà!
uitko
28 Ott 13 at 11:51 am
Grazie a Calcare è lunedì!!! 😀
Arianna
28 Ott 13 at 11:56 am
E quando la moglie di Lot si voltò a guardare fu tramutata in una statua di sale.
Ricorda la moglie di Lot.
Checazzoguardi biblico
woland
28 Ott 13 at 11:57 am
Sento grande gratitudine per questi racconti che ci regali, sono gioielli.
Ho molto apprezzato il modo in cui hai scelto di raccontare nelle ultime due storie (questa e l’inadempienza) la difficoltà di conciliare la tua (nostra?) razionalità più matura (desiderio di disciplina e fiducia negli altri) con l’irrazionalità (ozio svaccato e individualismo orgoglioso), per poi rimettere tutto in dubbio nelle ultime due/tre strisce. Questo pippotto criticofilosofico è qui solo perchè mi sembra un po’ limitativo mettere un commento con scritto soltanto: Grande Zero!
Krieg
28 Ott 13 at 11:58 am
senza dimenticare la variante ricorrente “oh vuoi una foto?!”.
sul bloccapedali di secco stavo morendo 😀 grande.
ali
28 Ott 13 at 12:09 pm
il tipo che ti fissa ha il cappellino della Nippon, mitica squadra di holly e benji…ma non lo vendono in aeroporto perchè anche io c’ho lavorato…
emi
28 Ott 13 at 12:13 pm
mia nonna mi ha insegnato, se te dicono : “ma che te guardi?” (era sempre mi’ nonna, le parolacce nonono) rispondi: e se se pò guardà un palazzo….
oppure: e se se pò guardà un prato d’erba…
le rime successive vanno da sole…
aspetto da 30 anni l’occasione pe’ rivennemele.
criss
28 Ott 13 at 12:27 pm
Ma che siamo stati colleghi?In aeroporto ci lavoro pure io…una Edith,che lavora in aeroporto, la conosco…mi manca il terzo indizio per avere una prova. Anche se,le prove,sono soltanto per la giustizia borghese.
Davide
28 Ott 13 at 12:35 pm
Seiungrande.
Chicco
28 Ott 13 at 12:43 pm
non so se lo conosci, ma c’è un monologo di Gaber (La paura) che è praticamente uguale al racconto. Finisce con “Niente, era soltanto un uomo. Un uomo che senza il minimo sospetto mi ha sorriso, come fossimo due persone. Che strano, ho avuto paura di un ombra nella notte. Ho pensato di tutto. L’unica cosa che non ho pensato è che poteva essere semplicemente… una persona.”
Nessuna accusa di averlo copiato: solo l’occasione per far conoscere un grande.
mario
28 Ott 13 at 12:46 pm
Alti, alti, altissimi livelli! Bravissimo come sempre!
Eugenio
28 Ott 13 at 12:47 pm
Mi sono scompisciato…ma erano i Buddha di Bamiyan no de Petra!
Fabio
28 Ott 13 at 12:53 pm
Ooooh! Guarda che la fermata di Magliano Sabina sul treno da Tiburtina in realtà è Civita Castellana! Anzi, Borghetto.. Tsk tsk, non va affatto bene u.u
Comunque grande come sempre! 😀 😀
kristo
28 Ott 13 at 12:59 pm
come sempre, grazie
Pippo
28 Ott 13 at 1:00 pm
….cci tua calcà, non posso più leggere i commenti di un coccodrillo senza ridere come un cretino… e pensare che Lou Reed era veramente un grande.
Cmq… “zeccadimmerda” e “le prove sono per la giustizia borghese”… appauso.
pietro
28 Ott 13 at 1:11 pm
io ho rischiato quotidianamente di venire alle mani con le signore in autobus che sali, ti metti dove non dai fastidio a nessuno a leggere un libro…. e queste ti fissano, ma proprio dalla testa ai piedi, e allora non riesci piu a leggere, perchè con la coda dell’occhio vedi la testa di questa stronza che fa lentamente su e giù, prima ti fissa le scarpe, poi le gambe, maglia, testa, poi riscende giù…!
ti rendi conto che sei da 10 minuti sullo stesso paragrafo allora chiudi il libro e la guardi con la faccia “and so WHAT??”
….e questa ti continua a fissare. in faccia.
o_o
Sara
28 Ott 13 at 1:16 pm
Zero, sei il saggio dell’epoca moderna! Osho te fa na pippa!
Stefano
28 Ott 13 at 1:22 pm
Sei un Genio….
il bullock; medusa con la ricottina in bocca; il solito sirio…. ma la potenza conclusiva di “zeccadimmerda” mormorato a cinghiale è inarrivabile… mi ha troppo ricordato “educazione siberiana spicciame casa”… :-)))
Franz
28 Ott 13 at 1:23 pm
giuro che m’è capitato un milione di volte
“ma tu sei X, andavamo assieme a storia società e famglia, vero?”
e un botto di altre così. e so’ pure mezzo ciecato, quindi magari pare che sto imbruttendo invece sono perplesso.
tipo che la cosa più imbarazzante è stato fare un corso di massaggio con ragazzi che si beccavano un massaggio gratis e ci facevano fare tirocinio a noi allievi: ebbene, conoscere una persona in mutande e poi re-incontrarla da vestita crea un momento di disagio perché se conosci una persona quando è praticamente nuda, la sua vista coi vestiti addosso ti disorienta!
SalvatoreCthulhu
28 Ott 13 at 1:24 pm
comunque è morto uno famoso: il creatore del kebab! e ora va, e insegna agli angeli a far girare le nuvole sul girarrosto verticale!
SalvatoreCthulhu
28 Ott 13 at 1:27 pm
Quanta verità. In treno poi il checcazzotiguardi è inevitabile.
Ci si vede a Lucca 😀
Crash_pgl
28 Ott 13 at 1:29 pm
siriordragò LOL
Ale
28 Ott 13 at 1:42 pm
sei grande 🙂 ma è vero, abbiamo perso umanità!
Nino
28 Ott 13 at 1:48 pm
Calcare, ormai mi sa che ti devi rassegnare: sei diventato famoso, ahite! O cambi atteggiameto, oppure dovrai essere pronto ad elargire “macheccazzotiguardi” a piene mani… il che potrebbe anche essere un’idea. Per parte mia, ti posso dire che, se ti dovessi incontrare in treno o in qualsiasi altra circostanza, ti fisserei impunemente domandandomi “ma è lui o non è lui”; inoltre, dopo il meritato checcazzotiguardi (che, a questo punto, ti invito ad esprimere in segno di riconoscimento) ti chiederi un autografo e un disegnetto :P. Sapevilo.
Ariannina
28 Ott 13 at 1:58 pm
Grande storia, come sempre. Ma c’e’ una chicca che aspettavo da tempo: il finale. Stai crescendo Calca’! Grande!
Luca
28 Ott 13 at 2:54 pm
carina la moretta pettinata come la dolce signora Minù!
vero
28 Ott 13 at 3:03 pm
a onor di cronaca la risposta al “checcazzoteguardi” e’ il “macchittesencula”
salutoni
be gemot
28 Ott 13 at 3:08 pm
il meteo.
IL meteo.
IL METEO!
cazzo di itagliano è LA METEO? 😀
stefano
28 Ott 13 at 3:12 pm
fantastico!
Raffa
28 Ott 13 at 3:14 pm
Molto bella la vignetta essendo di Palermo sento molto lo spinosissimo argomento dell essere fissati intensamente da qualcuno che non conosci.
A Palermo scoppiano conflitti a fuoco per questa motivazione.
A Palermo però non si dice “checazzotiguardi” a Palermo diciamo”MA CHI CCI TALII A MINCHIA”????
Manu
28 Ott 13 at 3:31 pm
Semplicemente fantastico. Grande.
Fabrizio
28 Ott 13 at 3:32 pm
Io sono uno di quelli guardaechecazzo perchè prima di arrivare a mettermi per 8 ore davanti a un monitor giorno dopo giorno continuo a non essere ancora sazio (o soddisfatto) dell’umanità che si incontra e dei suoi piccoli pregevoli dettagli.
Se mi incrociate non ditemi Checazzotiguardi per favore.
marco
28 Ott 13 at 3:49 pm
Belli soprattutto gli anacronismi, che fanno ridere tanto, come al solito. Apprezzabile l’elevato principio di riflessione sulla cultura della diffidenza. Peccato per la fine, buttata via proprio quando sembrava che ci si potesse innalzare oltre il livello del fumettino leggero e dimenticabile.
tersite
28 Ott 13 at 3:52 pm
Bellissima striscia!
Zibri
28 Ott 13 at 4:01 pm
Bellissima striscia!
Arrivato a Newton sono morto 🙂
Carina anche la citazione di Tekken (round one, fight!)
Zibri
28 Ott 13 at 4:02 pm
zecca di merda e’ fantastica, Zero Calcare fa pure autocritica!!! Geniale zi!!!
Il Perculatore
28 Ott 13 at 4:06 pm
Ieri sera ripassavo con mio figlio (causa verifica di storia) lo scoppio della prima guerra mondiale.
Ho ritenuto di informarlo via sms sulle vere motivazioni dell’attentato di Sarajevo.
(la grande scuola seduttiva Norman Bates è un gioiello)
Triskel
28 Ott 13 at 4:16 pm
A’ Fabio… Buddha di PIETRA, no de Petra!!!
checazzotescrivi 😉
joe
28 Ott 13 at 4:21 pm
be’ forse avrei usato la più ignorante forma minimale
“CAZZOGUARDI”
cmq grande as usual e, in particolare, la parte ‘fight’ con la barra dell’essiccamento oculare è genio puro
gracias!! 😀
alicia
28 Ott 13 at 4:35 pm
ah sì ecco anche la scuola norman bates! :))
alicia
28 Ott 13 at 4:37 pm
Sei uno spacco ZC…mi ricordo quando da piccolo vidi un tipo su un SI tutto rosa. Lo indicai con il dito, avró avuto 10 anni e lui 18…bene é tornato indietro e me voleva mená solo perché l’avevo indicato.
Quanta veritá nelle tue strisce!!
Diablo
28 Ott 13 at 4:54 pm
Così, giusto per non farti sentire solo: io ho fatto un viaggio Roma/Praga/Baku sospettando uno dei viaggiatori di essere un talebano bombarolo. Sono anche andato al bagno dopo di lui per vedere dove aveva nascosto l’esplosivo. 🙂
spino
28 Ott 13 at 5:10 pm
qua pare a gogo, il meglio di te!
matt
28 Ott 13 at 6:34 pm
IDRATAMENTO..?
😀
harlock
28 Ott 13 at 6:43 pm
sempre fantastico!!!!
francesco
28 Ott 13 at 7:50 pm
Ragazzi… “quando muore uno famoso”:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/10/28/wu-ming-contro-emanuele-filiberto-su-twitter-lou-reed-come-gaetano-bresci/759037/
troppo bello…
cris
28 Ott 13 at 7:52 pm
cazzo a Magliano Sabina NO.
sergio
28 Ott 13 at 8:10 pm
Da pendolare NON HAI IDEA di quanto capisca il disagio dell’essere fissati.
Odio odio odio odio. E non sai neanche come comportarti, che tu sei salita in treno a Valmontone alle 7 e mezza e ti rode il culo, ma c’è chi c’è salito a Caserta alle 5 e mezza e di sicuro ha più motivi di te di essere incazzato con il mondo.
E a quel punto tenti di evitare il ‘checcazzoguardi’ per non incappare in scomode situazioni…
Ma i peggiori sono quelli che in treno TI PARLANO. Mai visti prima, tu sei lì che pensi ‘oh cazzo sì, mi sono seduta, stamattina SE DORME’ e lui/lei, mai visto/a prima, sente il bisogno di raccontarti TUTTA la sua vita presente, passata e futura.
apheniti
28 Ott 13 at 9:09 pm
nell’ordine resteranno nella Storia (con la S maiuscola):
– il miombelicocentrismo
– grande scuola seduttiva Norman Bates di Chicago
– il bloccapedali lubrifica le discussioni
Giorgio
28 Ott 13 at 9:34 pm
Sei sempre un mito. A me è successo l’opposto. Nella calca del trenino Roma-Lido ancora mezzo addormentato mi trovo uno vicino e lo saluto tipo: “oh ciao, ma che ci fai qui?” e lui risponde a tono e chiacchieriamo del più e del meno per almeno 5 minuti finché mi sorge un dubbio… e gli faccio: “Ma te non sei Marco vero?” e lui “veramente no… e tu non sei nonmericordo. Oh ma sei uguale!” E io “e pure te, ammazza…” e via così.
Che figura, due rinco 😀
Massimiliano
28 Ott 13 at 9:48 pm
Io lo so…sei il successore del Maestro dei Cinque Picchi
Stich77
28 Ott 13 at 11:01 pm
Ero in pausa pranzo e ridevo da solo come un coglione col cello tra le mani. Bellissima!!! Complimenti.
Diego
28 Ott 13 at 11:04 pm
Sto morendo….. Ma come cazzo fai!?!?!?!? 😀
Nur
28 Ott 13 at 11:54 pm
Effettivamente non ho mai capito se è ” MAchecazzoteguardi ? ” o ” CHEcazzoteguardi”
Grazie ZC 🙂
Zuldazar
29 Ott 13 at 12:46 am
Capisci quanto sei importante per noi dai vaffanculo che prendi quando salti un lunedì. Sappi che comunque te li prendi anche il lunedì in cui di regola non posti. Allietaci, SCHIAVO <3
Botero
29 Ott 13 at 3:02 am
Checcazzotiguardisiriordragoò?”
Niente. Non posso guardà niente. Non mi puoi proprio dì un cazzo.”
Splendido.
Aria
29 Ott 13 at 8:20 am
Mitico come sempre!
Aò comunque non se pò più camminà a Roma senza vedere i tuoi albi nella vetrina di qualche libreria… hai fatti i sordi eh? =D
Piero
29 Ott 13 at 10:18 am
Oh cazz…mi sa che, in quanto affetta da miopia feroce, sono proprio io “quello che ti fissa” !!Probabilmente ho una collezione di “checcazzoteguardi” senza saperlo…cmq sei un gggenio
Elisa
29 Ott 13 at 12:18 pm
Credo che farò scrivere “MACHECCAZZOTEGUARDI!” sulla mia lapide.
Grazie, mi hai dato un’idea!
irene
29 Ott 13 at 3:48 pm
forte. Mi hai fatto venire in mente il racconto “La paura” di Giorgio Gaber in “polli d’allevamento”.
Sei un grande.
fleo
29 Ott 13 at 11:32 pm
chi minchia ci talii
Goodman
30 Ott 13 at 11:48 am
Grandioso come e più di sempre ZeroCalcare! ed io che mi pensavo che anche il tipo guardasse la moretta dietro di te! (ma poi mi chiedevo…Patroclo, spaventato da Medusa, è andato a raccontarlo all’amico Perseo? certo che a tagliare la testa per un po’ di ricottina…)
telgra
30 Ott 13 at 3:33 pm
La mamma è sempre la mamma. Il suo consiglio è quello più valido.
Campanatubolare
30 Ott 13 at 4:37 pm
aahaaah m iricorda questo video http://www.youtube.com/watch?v=kzi9lrtN_AI
pino
30 Ott 13 at 5:10 pm
per dimostrare che le leggi galileo e newton sono validi in tutte le occasioni. GENIO!
wiredreader
31 Ott 13 at 5:32 pm
Vatti a vedere l’episodio dei “lascards” sui coatti francesi che si fissano in metro, fa spisciare! Bella sei un grande
Jocuoco
31 Ott 13 at 8:26 pm
obbravo, pure le copertine, ora!
http://xl.repubblica.it/articoli/scopri-xl-91/6615/
irene
1 Nov 13 at 9:51 pm
Mi diverti tantissimo, come ai tempi che,fanciulla, leggevo Linus(pensa a quanti anni ho..). Ho comprato tutti tuoi libri.Daje!
paola
2 Nov 13 at 8:34 pm
Zero ha sollevato il problema e le istituzioni rispondono!
Vietati gli sguardi di sfida!
http://bari.repubblica.it/cronaca/2013/11/02/news/ordinanza-70092583/?ref=HREC1-12
Robbu
3 Nov 13 at 3:47 pm
Io aeroportuale da 23 anni. Tu ‘ndo cazzo stavi???
PS
te vojo bene.
Carletto
3 Nov 13 at 7:11 pm
grande zi come al solito
Michele
4 Nov 13 at 12:48 am
Si scrive aeroporto, non areoporto.
Tanto per fare il cacacazzi in maniera gratuita :D:D:D
Sei un grande comunque.
Paolo "Pisolo" Ciaravino
4 Nov 13 at 12:01 pm
Splendido 😀
Mean Cactus
4 Nov 13 at 12:50 pm
A me me ce manderesti subito! Uno dei miei passatempi preferiti è fissare la gente in metro o treno…Mi immagino la loro vita….
martaCristina
5 Nov 13 at 10:27 am
Aggiungo il mio commento solo per arrivare a cifra tonda: vedere “99 commenti” faceva male. ovviamente la storia è mitica come al solito, ma chettelodicoaffà. ciao.
Barbara
5 Nov 13 at 10:35 am
a lucca t’ho guardato n’attimo solo ma n’è bastato… me l’hai detto, lo so.
bellapurepettè 🙂
reddho
5 Nov 13 at 4:49 pm
Scrivere a Lunedì alterni è un’idea TERRIBILE!!! una settimana si e una no arrivo tutta carica sul tuo Blog e ci rimango… già letto… almeno una micro vignetta potresti pubblicarla!
Belinda
5 Nov 13 at 7:43 pm
ho appena finito di leggere DODICI. indovina che ora era? le dodici.
theandorser
7 Nov 13 at 1:07 am
Ti giuro che stavo pensando a “Siriordragone” presente in un altro episodio, e mi sono detto “andiamo a dare un’ occhiata, vediamo se c’è qualcosa di nuovo sul blog”. Arrivo e trovo “Siriordragò”. Poesia! 😀
Francesco
7 Nov 13 at 5:41 am
quante ne sanno le mamme!
Pietro
7 Nov 13 at 10:06 am
come insegna Gaber:
http://www.giorgiogaber.org/index.php?page=testi-veditesto&codTesto=269
czardas
7 Nov 13 at 7:36 pm
Da quando i miei occhi hanno deciso di calare qualche grado, per me il “checcazzotiguardi” è diventato il nuovo “Buongiorno!”
Aleszio
8 Nov 13 at 1:42 pm
Epic! Avevo un dirimpettaio siciliano che in pratica era l’ amicocinghiale, è stato il mio nemico immaginario per anni, reagivo fissandolo a mia volta con odio ma non comprendeva il mio spirito bellicoso e una sera me lo sono ritrovato in mutande appeso alla finestra, ho riso per due ore quando ho letto la striscia 20 XD
Roberta
9 Nov 13 at 1:36 pm
Non immaginavo che Benjiamin Price, il portiere della Newteam, fosse uno abituato a fissare le persone in treno. Di solito, durante le partite, si limitava a guardare in modo preoccupato-incazzoso i compagni di gioco impegnati ad attraversare il campo, la cui lunghezza doveva superare il chilometro, visti i tempi di attraversamento e la cui curvatura era 10 volte più accentuata di quella terrestre.
Ronbo
10 Nov 13 at 3:55 pm
Allora, le due settimane sono passate, sta storia nuova dov’è????
Dave
11 Nov 13 at 2:15 am
Da me la variante locale è “‘öt la foto?” (trad. it. dall’alto mantovano è “vuoi la foto?”).
E comunque la sindrome è inevitabile, se qualcuno deve scartavetrarti i maroni fissandoti o parlando al cellulare con la zia Mariella dei suoi problemi intimi/sentimentali/finaziari/delchenesoio non c’è sistema che tenga.
Penso che le cuffie giganti siano la soluzione. Solo che io sono troppo preoccupato a NON scartavetrare il prossimo, per cui ascolto musica ribelle senza che il volume assordante disintegri la giornata di quelli che ho in parte.
Postilla:
la soluzione definitiva sono le foreste del Nord Europa. Quassù non c’è nessuno. Mai.
E sto una meraviglia.
Oh Calcare, suggerimento, fai una storia a proposito di quando sei all’estero e senti che il vicino di aereo/treno/bus è italiano. L’ultima volta c’eran due dietro a me sul bus Stoccolma Oslo. Mi son dovuto sentire tutti i problemi di digestione di lei causa latte e biscotti alla mattina, e tutte le storie di corni di lui (citazione: “non mi parlare di Copenhaghen, che se la vedo quella la strozzo”).
brutto_insetto
11 Nov 13 at 8:06 pm
chapeau, 0
tehpisl
12 Nov 13 at 1:10 am
Daje de Airplane Mode.
Karima
12 Nov 13 at 10:00 am
Sono molto offeso dal fatto che si insinui una connessione tra i nazionalisti serbi, noti tamarri, e gli adoratori di Cthulhu.
Gavazza
14 Nov 13 at 11:21 am
[…] storia continua su Zerocalcare. Un’altra storia a fumetti di Zerocalcare dall’eloquente titolo ferroviario: […]
Quello che ti fissa – Zerocalcare | Pendolante
17 Nov 13 at 3:46 am
ah, meno male, all’ultima vignetta pensavo ci fosse scritto:
CHECAZZOTERIDI? o CHECCAZZOLEGGI?
Giacomo
19 Nov 13 at 12:49 pm
Cmq io abito a Magliano Sabina. Sul serio!
alessio deligia
27 Nov 13 at 1:19 pm
Sei un genio
Alessandro
13 Dic 13 at 4:47 am
[…] entra nel vagone e si inchina quando esce. Lo stesso gli addetti al carrellino delle vivande. Per la gioia di Zerocalcare, poi, tutti i sedili vengono sempre orientati nella direzione di viaggio (da quello che ho capito […]
Il Giappone è proprio come lo disegnano, ep. 5: Battete i tamburi per Amaterasu! L’amore è una corda da una tonnellata!! | buoni presagi
19 Dic 13 at 12:06 am
“La meteo”? Maledizione! I francesi non t’avranno mica contagiato? 🙂 C’ho poco da fare lo spiritoso, a forza di stare qua in Francia ormai il virus alla lingua me lo sono beccato!
Paolo
19 Dic 13 at 9:11 pm
Se posso fare un complimento poco letto è che sei diventato bravissimo con l’impaginazione. Le vigne alte e strette nei momenti di tensione e rapidi, le vigne slargate e con sfondo nero per i momenti clou e onirici, senza riquadri nei momenti di commentino a margine e grande utilizzo dello zoom, della posizione dei personaggi “guest star” e del finale in calando.
SandroSca
20 Dic 13 at 9:57 am
il problema e bloccare ragazzi in comitiva io sono di genova
fotografano di nascosto quando sei seduto e le foto dove vanno pero ragazzi qui subbentrano i nas carabbinieri poi vediamo la tua comitiva quanto paga oppure una denuncia privasy si chiama
ivan
3 Gen 16 at 8:30 pm